La Notte della Tammorra 2025
Festival di musica e cultura popolare
CON
Serena Rossi
Peppe Barra
Canzoniere Grecanico Salentino
Ars Nova Napoli
Roberto Colella
Irene Scarpato
Assurd
Bagarjia Orkestar
Simona Boo
Denise Di Maria
Lavinia Mancusi
Mimmo Cavallaro
Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo
Piero Ricci
Ugo Mazzei
Maestro concertatore, Carlo Faiello
Organizzazione a cura di Santa Chiara Orchestra
Prodotto e ideato da Fondazione Il Canto di Virgilio
A cura di Carlo Faiello
Promosso e finanziato da Comune di Napoli nell’ambito di Estate a Napoli 2025
DATA E ORARIO
Dall’1 al 5 luglio 2025
LUOGO
Piazza Mercato – Napoli
Presentazione
Il racconto delle radici antiche e dell’identità popolare della città. La valorizzazione del patrimonio culturale popolare napoletano le cui influenze si potranno rintracciare nella tradizione musicale popolare di tutto il mediterraneo.
Ancora. Ricerca, contaminazione, creatività, artisti di fama nazionale e divulgazione della tradizione con uno sguardo al futuro e ai percorsi artistici più innovativi. Sono i contenuti di un programma – quello de La Notte della Tammorra 2025 – che, nel proseguire una missione iniziata 24 anni fa attraendo pubblico da ogni parte del Paese, giunge alla sua XXIII edizione presentandosi come un progetto rinnovato, riformato, ma che vuole rappresentare, ancora una volta, una straordinaria occasione di sviluppo dell’arte e della cultura popolare intese come base di sviluppo e di ripartenza per creare una cerniera tra la Campania popolare del passato ed i linguaggi sonori del presente.
I due concertoni, anche quest’anno, si svolgeranno in Piazza del Mercato e vedranno la partecipazione di una colorata carovana di musicisti e interpreti di altissimo livello alternarsi sul palco a formazioni di musicisti autentici di musica popolare in un itinerario culturale in cui, per la prima volta, si metteranno in connessione il fascino e l’autenticità della musica e della danza popolare antica – alta profonda, potente – ai linguaggi musicali e visivi della fine del secolo scorso e dell’inizio di questo nuovo millennio.
Una edizione, dunque, declinata in maniera diversa rispetto al passato, con il coinvolgimento di alcuni dei giovani artisti napoletani più rappresentativi della città e già noti al panorama musicale nazionale (i quali si confronteranno con musicisti provenienti da tutte le regioni del Sud Italia) dando vita ad una contaminazione tra la musica popolare e la pluralità delle musiche d’oggi.
Tra gli artisti presenti sul palco il 4 e il 5 luglio: Serena Rossi, Peppe Barra, Canzoniere Grecanico Salentino (il più importante gruppo di musica popolare salentina, il primo ad essersi formato in Puglia; il gruppo, che negli ultimi anni ha aperto per ben tre volte La Notte della Taranta a Melpignano, festeggia quest’anno i 50 anni di attività), Roberto Colella (La Maschera), Irene Scarpato (Suonne D’ajere), gli Ars Nova Napoli, Bagarjia Orkestar, Simona Boo (99 Posse), Denise Di Maria, Lavinia Mancusi, Mimmo Cavallaro (musicista e cantautore calabrese, definito l’interprete più autorevole della musica popolare della Calabria), Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo (definito l’Anima Tarantata della Lucania), Piero Ricci (compositore del Matese che ha rivoluzionato la costruzione della zampogna e fortemente voluto da Riccardo Muti al Teatro alla Scala per suonare il suo strumento), Biagio De Prisco (La voce della Tradizione). A costoro si aggiungeranno paranze e cantori della tradizione. Direttore artistico e maestro concertatore, Carlo Faiello.
A corollario dei concerti, dall’1 al 5 luglio, saranno proposti due laboratori – tamburi a cornice e danze popolari – in cui sarà possibile riscoprire il valore del corpo, del ritmo, della comunità, della tradizione e delle radici.
Il 3 luglio, infine, con il convegno Tarantella in forma di rosa sarà proposto un viaggio affascinante alla scoperta della tarantella, espressione dell’anima un popolo, del suo modo di esprimere l’amore, la gioia, il dolore, la guarigione, la ribellione, la magia. Danza popolare dalle mille forme, allo stesso tempo antica e contemporanea. Dalla pizzica pugliese al tarantismo Lucano, dal saltarello Molisano alla ballarella Laziale, dalla tarantella Calabrese a quella Siciliana. Sullo sfondo Napoli che diventa proscenio di un incontro a più voci.
Per info: 0813425603 – segreteria@fondazioneilcantodivirgilio.it